La Spinetta  indietro

 La Spinetta e il Virginale assieme al Clavicembalo, formano il gruppo degli strumenti a tastiera con corde pizzicate.

La spinetta è uno strumento sostanzialmente simile al  Virginale, ma di forma poligonale (detto anche  a “piede di montone”). Verso la fine del XVII secolo le spinette sostituirono i virginali e per circa un secolo godettero di una certa popolarità essendo strumenti piccoli e maneggevoli.  La Spinetta ha una sola corda per nota. come pure il virginale, pertanto il suono risulta delicato alla percezione uditiva.

 Lo strumento era soprattutto di uso domestico e veniva impiegato nella funzione detta di basso continuo , cioè accompagnamento della voce o di piccoli strumenti a fiato e ad arco nella loro funzione di solisti o  in piccoli ensembles.

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un episodio simpatico:

    Spinetta appartenuta al giovane Giuseppe Verdi (aveva circa 8 anni) .

 Il restauratore, nel rimettere a posto questa vecchia spinetta , non si fece pagare dal papà di Giuseppe, che non poteva permettersi grandi spese, ma si ritenne giustamente compensato dal talento musicale e della  buona volontà che il ragazzo  dimostrava per  lo  studio. Come tutti sappiamo Giuseppe Verdi divenne in seguito un importante musicista, famoso in tutto il mondo per le sue opere teatrali.

all'interno del suo primo strumento,  su un foglietto incollato è leggibile ancora oggi:

Da me Stefano Cavaletti fu fatto di nuovo questi saltarelli e impenati a corame e vi adatta la pedaliera che ci ho regalato; come anche gratuitamente ci ho fatto di nuovo li detti saltarelli, vedendo la buona disposizione che ha il giovinetto Giuseppe Verdi d’imparare suonare questo istrumento, che questo mi basta per essere del tutto pagato. Anno Domini 1821.

Giuseppe Verdi potè in tal modo continuare a far musica sulla sua amata spinetta, non se ne liberò mai e lo strumento è attualmente custodito tra i cimeli verdiani presso il Museo teatrale della Scala di Milano.

"spinetta"  (antica stampa)


Il Virginale

Il Virginale è un tipo di Clavicembalo più piccolo e allungato,  a  corde pizzicate

   In tempi più antichi il termine Virginale, diffuso in Inghilterra, indicava tutti gli strumenti con meccanica a plettro. Esso ha un meccanismo piuttosto semplice: una sola corda per nota e nessun dispositivo meccanico che venga in aiuto del musicista.

   Sotto molti aspetti ha con il Clavicembalo lo stesso rapporto che ha il moderno pianoforte verticale ha con il pianoforte a coda;  ciò non toglie che spesso posseggano caratteristiche di voce  particolari e musicalmente interessanti.

 Il virginale può avere anche due tastiere  chiamate manuali, ciascuna con un’estensione di cinque ottave, e al di sopra o a lato della tastiera superiore troviamo le leve dei registri, che sono le sonorità differenti di cui il virginalista esecutore dispone.

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MECCANISMO 

In questi strumenti l’elemento fondamentale del meccanismo è il “salterello”, il quale reca incorporato il dispositivo di pizzico. 

  Situato all’estremità di ogni tasto, il salterello di legno  aziona una o più corde corrispondenti al tasto. Un saltarello è alto 13-20 centimetri e la sua parte superiore è situata alla stessa altezza della corda da pizzicare. In una fessura dell’estremità superiore è posto trasversalmente un pezzetto di legno duro, lungo circa 3 centimetri, chiamato “linguetta” e trattenuto da un pennino metallico orizzontale su cui può fare perno spostandosi all’indietro. È tenuto dritto da una molla di setola di maiale che preme sul di esso dal dietro. Nella parte superiore di ciascuna linguetta è tagliata da una piccola fessura in cui è collocato il plettro, un piccolo cuneo di cuoio duro o di penna d’oca che sporge dalla parte frontale della linguetta di circa 3 millimetri. All’estremità superiore del salterello, di lato, è attaccato un piccolo feltro che funge da smorzatore. Quando il tasto non è premuto il plettro si trova al di sotto della corda da esso servita e lo smorzatore è a contatto con essa. Quando si preme il tasto il salterello si solleva e il plettro, che si trova lungo il suo tragitto forzato verso l’alto, pizzica la corda.


"virginale"     (antica stampa)


 

 La storia del Virginale e della Spinetta è legata ad alcune delle più note famiglie di fabbricanti di strumenti: Hans Ruckers e il figlio Jan e Andries. Questa famiglia produsse un gran numero di verginali oblunghi e di clavicembali con  uno e con due manuali. Gran parte della domanda inglese di strumenti a tastiera venne soddisfatta, nei primi tempi, dall’importazione di clavicembali e virginali italiani e fiamminghi. Talvolta , per questo motivo, molti costruttori originari di questi paesi emigravano appositamente in Inghilterra. La prima testimonianza significativa della nascita di una scuola nazionale inglese è un gruppo di virginali oblunghi, circa una ventina dei quali ci sono rimasti, costruiti fra il 1641 ed il 1679. L’autore ritiene che fossero indubbiamente ispirati ai virginali di Ruckers, ai quali sono spessi simili nel disegno a forma di “ piede di montone” 

    La spinetta e il virginale sono di nuovo tornati in uso oggi , in seguito alla riscoperta della prassi antica di esecuzione musicale con strumenti originali e copie di originali.

 Infatti i costruttori di questi strumenti artigianali a corda pizzicata, ( meglio conosciuti col nome di  maestri cembalari)  studiano con attenzione i modelli antichi del 1600 e del 1700  presenti nei musei  e  nei teatri, copiandone con esattezza le forme, le dimensioni ed utilizzando,  per quello che è loro consentito , gli stessi materiali usati in origine.  I risultati sono spesso sorprendenti e interessanti e la qualità della musica realizzata ha quel sapore antico che la rende inconfondibile.

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