<<<<<<<<<<INDIETRO

 

IL  PESCATORE

 

All'ombra dell'ultimo sole

s'era assopito un pescatore

e aveva un solco lungo il viso

come una specie di sorriso

 

Venne alla spiaggia un assassino

due occhi grandi da bambino

due occhi enormi di paura

eran gli specchi di un'avventura

 

E chiese al vecchio: "Dammi il pane

ho poco tempo e troppa fame"

e chiese al vecchio: "Dammi il vino

ho sete e sono un assassino"

 

Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno

non si guardò neppure intorno

ma versò il vino e spezzò il pane

per chi diceva ho sete e ho fame

 

E fu il calore d'un momento

poi via di nuovo verso il vento

davanti agli occhi ancora il sole

dietro alle spalle un pescatore

 

Dietro alle spalle un pescatore

e la memoria è già dolore

è già il rimpianto di un aprile

giocato all'ombra di un cortile

 

Vennero in sella due gendarmi

vennero in sella con le armi

chiesero al vecchio se lì vicino

fosse passato un assassino

 

Ma all'ombra dell'ultimo sole

s'era assopito il pescatore

e aveva un solco lungo il viso

come una specie di sorriso

e aveva un solco lungo il viso

come una specie di sorriso

 

Testo: F.De Andrè

Anno di pubblicazione: 1970

<<<<<<<<<<INDIETRO